dimanche 3 avril 2022

Il libero pensiero disconnesso

Da un po' di tempo mi sto rendendo conto che il pensare, la nostra capacità di crearci delle idee, di vedere e analizzare in silenzio le cose che ci circondano e che abitano dentro di noi è sotto attacco. Il pensiero vive un periodo storico pericoloso. La sua libertà è sotto assedio da tutti i lati. Primo: i social network. Secondo: la televisione e i mass media. Terzo: la paura di avere un'idea propria crea spesso imbarazzo. 

Sono sempre più convinto che bisogna e bisognerà mettere al primo posto della nostra vita civile, il silenzio, l'assenza di connessioni, input e stimoli. La famosa ora d'aria è diventata l'ora di disconnessione. Il diritto a essere disconnessi. Tagliare i fili che ci tengono legati al mondo della comunicazione, dell'informazione e dello scambio. L'ora di disconnessione per ascoltare i nostri pensieri.

Mai come in questo periodo storico, l'essere umano sta vivendo un appiattimento sulle idee, quelle importanti, quelle che riguardano l'esecuzione della propria vita e la sua messa in opera.

Il pensare è come viaggiare nella nostra isola segreta, prendere il tempo tanto prezioso quanto ricercato per ridarsi un senso. Molte persone sono intrappolate nel guardare, nell'ascoltare, nel comunicare e soprattutto condividere il loro stato, situazione e condizione. Tenere le cose per sé è quasi diventato una cosa strana. La nostra prigione è il nostro vivere in rapporto agli altri. Quanti like, quanti contatti, quanti abbonati, quanti amici.

Credo fermamente che siamo quello che diciamo e quello che facciamo ma aggiungerei anche che siamo quello che non diciamo e quello che non facciamo. Sembra logico, ma secondo me non lo è. 

La locuzione latina "cogito ergo sum" voleva dire proprio questo, essa vuole sottolineare il fatto che una persona in grado di pensare arriva all'apice della sua funzione. Qualunque essere umano è un vulcano di pensieri e di connessioni interne. 

Quindi difendiamo la libertà di pensiero, è il nostro ultimo baluardo e scudo alla nostra integrità prima di arrivare al cuore. Pensare liberamente come luce e stella polare della nostra vita. Il nostro alfa e omega. Una persona che è cosciente che i suoi pensieri sono frutto degli  stimoli che riceve e che danno come risultato delle azioni ha già una buona conoscenza di sé. Per controllare un popolo bisogna solo stimolarlo in una certa maniera per avere poi delle azioni che portano vantaggio al controllore.

Il pensiero libero è visto naturalmente come un pericolo da chi vorrebbe guidarci e condurci verso i suoi obiettivi economici, politici, sociali. 

Pensare liberamente è il solo e ultimo punto che dovremmo avere a cuore. Il nostro rifugio da salvaguardare con i denti.

Buona risveglio.